Per poter installare un sistema di videosorveglianza in un contesto scolastico è fondamentale rispettare delle regole precise. Se non è presente la segnaletica informativa corretta e in mancanza degli accordi con le rappresentanze sindacali, si rischiano sanzioni pecuniarie anche molto elevate.
Il caso di marzo 2021 all’Università di Napoli
È quanto successo all’Università Federico II di Napoli, dove un dipendente dell’istituto di fisica nucleare ha denunciato la presenza di numerose telecamere non adeguatamente segnalate e installate in modo illecito.
A seguito del reclamo e delle conseguenti procedure di ispezione, il Garante ha applicato una sanzione di 10 mila euro, per due ragioni:
- 1. Non era stato stipulato l’accordo con i sindacati previsto dall’art. 4 della legge 20 maggio 1970, n. 300, per tutelare i diritti dei lavoratori.
- 2. I cartelli informativi, seppur presenti, non risultavano conformi alla legge perché privi di indicazioni precise e aggiornate.
Come informare in modo corretto della presenza del sistema di videosorveglianza a scuola
Per riportare l’informativa relativa all’impianto si può utilizzare il modello presente nel sito del Garante della Privacy rispettando precisi accorgimenti:
- – Riportare in modo completo e aggiornato le informazioni fondamentali come le indicazioni sul titolare del trattamento e sulla finalità perseguita.
- – Collocare il cartello in un punto ben visibile e vicino all’area di riprese.
- – Riportare in modo chiaro la zona di interesse perché non vi siano dubbi su quale sia il contesto videosorvegliato. Non è necessario, invece, rivelare la precisa ubicazione delle telecamere.
- – Rinviare a un testo completo contenente tutti gli elementi di cui all’art. 13 del Regolamento Europeo 2016/679, specificando come e dove trovarlo (ad es. sul sito dell’istituto scolastico o dell’università).
Videosorveglianza nelle aule, quando si può: cosa dice il Garante della Privacy
Un altro aspetto fondamentale per poter essere a norma è la motivazione alla base delle riprese. Le telecamere, infatti, possono essere installate all’interno di istituti scolastici se sono indispensabili per tutelare l’edificio e i beni relativi da atti vandalici. Le riprese vanno limitate alle sole aree interessate e devono essere avvalorate da concrete esigenze di sicurezza. Sono motivi comprovati, per esempio, furti già verificatisi in passato o la presenza di beni di valore all’interno della scuola.
Telecamere negli spazi scolastici: le aree che possono essere riprese
Secondo quanto stabilito dal Garante della Privacy, le riprese negli spazi esterni possono avvenire in qualsiasi momento. Al contrario, le aree interne, come aule e corridoi, possono essere oggetto di riprese solo ed esclusivamente negli orari di chiusura al pubblico.