Bentornati amici di “Sicurezza 33”, la rubrica targata Elettrosistemi SRL ?? !!!
In questo terzo appuntamento grazie a Samuele, definito da uno di voi come il “Piero Angela dei sistemi d’allarme”, vedremo COME VALUTARE UN BUON SENSORE DA ESTERNO. ?
A cosa servono i sensori da esterno?
La logica porta a pensare che se un sensore da interno rileva dei movimenti ed esegue determinate valutazioni, allora un sensore da esterno è in grado di fare lo stesso identico lavoro. Perché non è così?
Un sensore da interno elabora un ambiente “statico” ovvero un ambiente che mantiene quasi inalterate le sue proprietà. Pensate alla temperatura: è raro che in un ambiente come una casa ci sia uno sbalzo termico improvviso oppure ancora è altamente improbabile che un oggetto nella stanza si sposti improvvisamente.
Questo invece è quello che accade ad un sensore da esterno. Un sensore da esterno deve essere in grado di gestire degli agenti atmosferici che possono provocare rapidamente un cambiamento, comportando un’elaborazione completamente diversa rispetto a quella eseguita un minuto prima. Il vento stesso può spostare piante, foglie o altri oggetti leggeri.
Quindi la protezione esterna può essere intesa come un PRE-ALLARME che accompagna ad esempio una protezione puntuale sugli accessi ma ricordate, non dovete mai progettarla come unica protezione della struttura!
Con queste premesse non vogliamo insinuare che una protezione esterna sia inutile ma che presenta determinati accorgimenti. Vediamo quali altri aspetti dovete tenere in considerazione.
Se ti sei perso l’episodio precedente, clicca su questo link -> Sicurezza 33: Esiste un prodotto radio che gestisce nel migliore dei modi un Jammer?